Intervista all’ Agente di Calciatori Alessandro Pavan

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Ecco a voi l’intervista rilasciata da Alessandro Pavan a My Football Social per la rubrica: “ L’agente nel pallone ”.

– Da quanti anni fa l’agente FIFA? Come é nata in lei questa passione che poi si é trasformata in professione?

Io sono agente da poco più di tre anni. E sono stato parte dell’ultimo gruppo che ha sostenuto l’esame pre-riforma nel settembre del 2013.
Ho passato quasi vent’anni sui campi da calcio come calciatore, e nel contempo alcuni in veste di allenatore delle giovanili del mio paese. A causa di alcuni problemi fisici abbandonai la parte ‘attiva’ del calcio. Poi iniziai a lavorare in un’azienda con un contratto di somministrazione, ed una collega mi propose un ‘piano B’ per ogni evenienza. E così decisi di studiare per ottenere la licenza. E passai l’esame ed iniziai ad esercitare.

– Quali sono le mansioni principali del suo lavoro?

Sono relativamente agli inizi, per cui la mia attività e fatta di contatti diretti con i campi da calcio, le persone e le società. Seleziono i ragazzi che a mio avviso potranno avere un futuro o aiuto coloro che siano alla ricerca di qualcuno che li segua nella costanza del proprio contratto o che cerchino altra sistemazione. In questo ultimo caso, le telefonate alle società si susseguono, fintanto che una di esse non mi confermi di essere interessata ad un calciatore come quello proposto.

– Cosa potrebbe consigliare ad un giovane che vuole fare questo lavoro?

Il consiglio più importante che posso dare ad un giovane è che per intraprendere tale professione sono fondamentali sacrificio, faccia tosta ed impegno. Lavorare da soli è molto difficile, per cui è necessario circondarsi di persone fidate, serie ed oneste.

– In Italia c’é spazio per nuovi agenti di calciatori? Ci sono nuove nazioni in cui il calcio é emergente nelle quali sarebbe produttivo lavorare?

Purtroppo la liberalizzazione delle licenze ha potenzialmente allargato la base del numero di agenti. Quindi, la ‘concorrenza’ è sicuramente aumentata. E siccome l’esame non è più previsto, alcuni di essi potrebbero esercitare la professione senza le dovute conoscenze. I ragazzi che dovessero intraprendere la mia professione si dovranno invece interfacciare con dei veri professionisti, all’inizio magari in qualità collaboratori. La mia esperienza mi ha fatto conoscere dei colleghi di altre nazioni e continenti. Sicuramente i margini per poter lavorare bene sono maggiori all’estero rispetto all’Italia! Gli agenti sono pochi e riescono a crearsi un discreto mercato nazionale ed internazionale. Vero è anche che tali mono- od oligopoli sono spesso pericolosi. Alcuni personaggi fanno il bello ed il cattivo tempo, spesso senza alcun controllo federale. Quindi, la collaborazione con loro é pressoché obbligatoria.

– Ci puó parlare di qualche giocatore che segue?

Preferisco tralasciare questa risposta per non fare preferenze.

– Potrebbe consigliare qualche giovane di talento che a Suo avviso ha ottime capacità per emergere?

Due giovani che ho visto giocare dal vivo nella mia zona sono Pinamonti dell’Inter e Capone dell’Atalanta. Poi di ottima prospettiva c’è Scamacca, ex Roma ed ora al PSV Eindhoven.

– Cosa ne pensa di My Football Social come social network che permette a calciatori,agenti,osservatori,allenatori ecc…di crearsi una propria rete contatti e pubblicizzare il proprio profilo a livello internazionale.

Questa rete sociale sicuramente è e sarà uno strumento importante per creare un network tra tutte le figure che lavorano nel mondo del calcio. Come detto in precedenza, bisognerà selezionare fin da subito collaboratori seri ed onesti. Soltanto così la collaborazione sarà fruttuosa per tutti.

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